ASIA,  TURCHIA

CAPPADOCIA TREKKING E ISTANBUL

INFO GENERALI E TREKKING DA FARE

LE MONGOLFIERE IN CAPPADOCIA

COS’ALTRO FARE IN CAPPADOCIA

ISTANBUL

PERIODO: 06/07/2022 – 13/07/2022
TEMPERATURA: 28 gradi
VISTO: no ma per qualsiasi info sui documenti e sul Covid consultare iVISA
MONETA: 1 EURO = 18 LT circa

RETE: ESIM HOLAFLY CODICE SCONTO SARABUCEFALO
TIPO DI VIAGGIO: viaggio di gruppo KeTrip Travel

INFO GENERALI E TREKKING DA FARE

CAPPADOCIA

Questa volta per andare in Turchia siamo partiti da Milano, facendo scalo a Istanbul e arrivando in Cappadocia verso le ore 17 all’aeroporto di Kayseri. Organizzato da Ketrip Travel ci attendeva un autobus tutto per noi con guida locale compresa, che parlava inglese e che ci avrebbe scortati nei trekking dei 4 giorni seguenti. Altrimenti si può optare per taxi, autobus locali o macchine a noleggio. La cosa più comune in Turchia è però la macchina con l’autista.
Ci hanno portati dopo un’ora abbondante di autobus nel bellissimo hotel fuori Goreme, con una vista meravigliosa sulla Cappadocia. Abbiamo fatto check-in, abbiamo esplorato le camere e l’hotel e abbiamo cenato lì senza doverci spostare e stancare ulteriormente. Tutti gli Hotel in Cappadocia sono particolari, scavati nella roccia con terrazzini per ammirare le albe.


La mattina seguente ho fatto subito una sim card con Telekom, con 50 giga per navigare su interne al prezzo di 25 euro. Ci sono altre compagnie come Vodafone e Turkcell che più o meno hanno prezzi simili. Altrimenti si può anche optare per una sim virtuale ad esempio quelle di Holafly. Nei giorni seguenti abbiamo fatto diversi trekking nelle valli della Cappadocia, ma vi consiglio di non spingervi tanto oltre se non avete una guida perché alcuni sentieri possono essere fraintesi e il telefono non prende sempre bene! Potete anche provare a non prelevare perché in molti posti prendono la carta, ma poi quando vai a comprare delle piccolezze tipo un souvenir è sempre meglio avere qualche lira turca dietro che è molto ben apprezzata, anche perché alcune attività si aspettano la mancia.

I TREKKING IN CAPPADOCIA
Ci sono diverse passeggiate/trekking che si possono fare per le valli della Cappadocia.
Nota su Google Maps: non confondete le strade con i sentieri e viceversa: le strade sono leggermente più grandi, i sentieri invece hanno una dimensione minore. Se impostate l’effetto “earth” infatti poi noterete la differenza. Non può mai mancare l’acqua, qualche snack e le scarpe molto comode.

Noi abbiamo iniziato con percorsi facili, anche se sotto il sole caldo nulla è facile: una camminata in mezzo alla Love Valley, dove vi sembrerà di camminare in mezzo a tanti funghetti o a qualcos’altro! Viene chiamata Love Valley infatti perché molte coppie di amanti si appartavano in questi posti per consumare il loro amore.

Molto carino che si può fare direttamente attaccato al primo, è il White Canyon, come dice il nome un Canyon dalle striature biancastre, molto meno turistica rispetto alle alte zone ma molto bella e caratteristica. Lungo il sentiero potete trovare anche delle chiese affrescate scavate nelle rocce. Qui sono estremamente consigliate scarpe da trekking e l’acqua. Abbiamo attraversato entrambe in una mattinata, prendendocela con calma, sbucando al negozio Ozler Centre, quindi non abbiamo fatto un sentiero ad anello (a noi poco importava perché avevamo l’autista).

Rose Valley, questo canyon composto da delle rocce di colore rosa che può essere visto dall’alto oppure si può anche scendere per trovarsi completamente in mezzo.

Subito attaccata alla Rose Valley abbiamo la Red Valley che mi è piaciuta tantissimo anche se sono molto simili. Ho fatto volare il drone e da in alto si vede l’immensità di questo posto. Camminando si possono trovare innumerevoli buchi, scavati dai cristiani per nascondersi dai nemici. In alcuni di essi addirittura si trovano pezzi di affreschi perché non solo ci costruivano i loro rifugi ma anche dei luoghi di culto.
Per citare un sentiero si potrebbe prendere quello che inizia e termina al parcheggio vicino al punto panoramico del tramonto della Red Valley, che si può trovare su maps con il nome Cefè Sunset. Da lì sono diversi i sentieri che partono e si intrecciano, alcuni vanno a finire anche alla Rose Valley e hanno tempi di percorrenza anche di 5 ore.

Pigeon Valley, che in quei giorni abbiamo trovato un po’ sporca e non so se sia sempre così o è stato un caso… ma ci siamo ritrovati in alcuni punti a dover passare sugli scarichi! Siamo scesi al The Menu Cafe & Restaurant Cappadocia e l’abbiamo attraversata tutta in due orette arrivando proprio sotto Goreme. Che fatica la salita finale infinita sotto il sole delle 17 a luglio!

Ihlara Valley, a circa 1 ora e 30 di distanza da Goreme, ma davvero bellissimo. Qui il paesaggio cambia perché ci troviamo in un canyon verde, pieno di alberi e con tanta acqua che scorre nel fiume. Si arriva a Ihlara, si prendono le indicazioni per scendere le scale e si percorre il sentiero (tutto lungo il fiume) fino ad arrivare a Belisirma. Lungo il percorso incontrerete tantissime indicazioni per vedere chiese cristiane quindi la durata di percorrenza varia in base alla vostra voglia di curiosare. Noi ci abbiamo impiegato una mattinata abbondante (abbiamo pranzato tardino a Belisirma, su dei ristorantini con i tavolini proprio sul fiume, davvero carini e instagrammabili).

Infine Pasabag: anche qui si può camminare tra i camini delle fate, incontrare le grotte scavate nel tufo e trovare punti panoramici per scattare qualche foto (se riuscite ad entrare nelle grotte potete fare qualche foto affacciandovi dalle finestrelle).

LE MONGOLFIERE IN CAPPADOCIA

LE MONGOLFIERE IN CAPPADOCIA
Sono innumerevoli le agenzie locali che vendono questa attività: la trovate passeggiando per Goreme e addirittura nel vostro hotel. Solitamente vi vengono a prendere con una navetta la mattina presto, vi portano nel punto della vostra mongolfiera e alla fine dell’escursione vi vengono a riprendere dove atterrate e vi riportano in hotel. Il tutto ha un prezzo molto variabile che va dalle 130 alle 200 euro. Dipende quante persone ci stanno nel cestino: più gente c’è meno vi costa, più la volete privata più costa.
L’orario di partenza varia ovviamente con l’orario dell’alba, quindi d’estate il pick-up sarà alle 4.30 e l’inverno dopo le 5.30 del mattino. Il volo dura circa un’oretta e alla fine vi daranno da bere una sorta di vino (in realtà è un succo!) che ho versato sul prato e vi daranno l’attestato di volo in mongolfiera.
È decisamente un’esperienza bellissima, non vi pentirete della spesa. Ricordatevi però che è stupendo anche ammirarle da terra, quindi vi consiglio di svegliarvi la mattina presto, di rubare la coperta del vostro letto e di andare sul terrazzino del vostro hotel per godervi lo spettacolo.
Attenzione però che le mongolfiere si alzano solo se le condizioni meteo sono perfette e senza vento. Fare una sola notte in Cappadocia sarebbe un po’ rischioso. Noi siamo stati 5 notti in tutto e 3 mattine si sono alzate e 2 mattine no per il venticello.

COS’ALTRO FARE IN CAPPADOCIA

PUNTI PANORAMICI DA NON PERDERE

  • Il Sunset Point Goreme che si affaccia proprio sulla città, che va bene anche all’alba;
  • Panoramic View Point nella Red Valley adatto sia al tramonto che all’alba
  • Sunset of Cappadocia
    In tutti è possibile ammirare anche lo spettacolo delle mongolfiere.

SITI DA NON PERDERE

Tra le varie cose da verdere in Cappadocia, dovete ovviamente salire su Uchisar Castle, arroccato in cima ad uno sperone roccioso con una vista a 360 gradi sulla Cappadocia, è il camino delle fate più alto che si possa trovare. Il costo è di 50 lire turche (circa 3 euro).
A pochi minuti di auto avete anche Open Air Museum, un complesso di chiese ricavate dalla roccia vulcanica in epoca medievale e decorate con affreschi. Il costo è di 20 lire turche e dentro il sito vi è La Dark Church, che è stata restaurata e richiede un biglietto d’ingresso a parte. L’Open Air Museum è una tra le cose più famose che ci possa essere quindi non meravigliatevi se tutti i turisti sono lì dentro.
Meno conosciuto è forse Zelve Open Air Museum, che è più o meno strutturato allo stesso modo, ma ha chiese meno famose del precedente.
Tra le cose a pagamento che mi raccomando maggiormente di fare c’è Kaymakli Underground City, una città enorme totalmente sotto terra, la cui dimensione è davvero impressionante e sarà facilissimo perdersi: per questo hanno messo delle frecce rosse all’interno dei cunicoli che vanno seguite. Il costo d’entrata è di circa 3 euro, però vi consiglio di prendere una guida perché quello che vi spiegano in questo posto è davvero affascinante: la storia dei cristiani, come vivevano chiusi sotto terra, come organizzavano le stanze ecc… Sono racconti davvero molto belli e toccanti.

DOVE MANGIARE?
Yaşar Baba Restaurant (Uchisar), un posto davvero caratteristico scavato dentro la roccia, senza finestre e con luci soffuse.
Rocks Terrace Restaurant (Goreme), con una terrazza su Goreme molto, molto carina. Poco vicino c’è anche Chef Kebap Restaurant ma preferisco Rocks Terrace.
Tutti i piatti che che ci sono nel menu sono piatti tipici, ma non potete andarvene senza aver provato il kabab nella pentola di terracotta.

ISTANBUL

ISTANBUL

Con un volo interno da Kayseri abbiamo raggiunto Istanbul e anche in questo caso KeTrip Travel cii ha organizzato lo spostamento andata e ritorno includendolo nel pacchetto viaggio. Per vedere come raggiungere il centro di Istanbul ho dato info nell’articolo di qualche anno fa:

Abbiamo alloggiato al Budo Hotel, un normale tre stelle ottimo per la posizione centrale che ci ha permesso di fare una buonissima parte della città a piedi.

COSA SAPERE e COME MUOVERSI: Per entrare dentro le moschee le donne hanno bisogno di un velo sulla testa e necessariamente le gambe coperte, anche se sono turiste. Invece con gli uomini sono più tolleranti e li fanno entrare anche con i bermuda; è vietato entrare nelle moschee nelle ore di preghiera che trovate esposte fuori dalle entrate; attenzione ai furti perché quando ero a Istanbul ho assistito ad un furto fatto da un bambino; contrattate quando prendete un taxi perché si approfittano dei turisti (la tratta ad esempio Ortakoy – centro viene normalmente sulle 50 lire turche e loro vi possono sparare anche 150); ci sono numerosi taxi boat che costano pochissimo, 15 lire turche, ottimi per raggiungere le varie parti della città, ad esempio la parte asiatica; il prezzo medio dei pasti va dai 4 euro dello street food, ai 15-20 euro dei ristoranti di livello medio, ai 30 euro in quelli di livello alto.

COSA VEDERE
Istanbul ha un’infinità di moschee bellissime da vedere, iniziamo da queste:
Basilica di Santa Sofia voluta da Giustiniano, la cui entrata ora è gratuita perché da museo è diventato luogo di culto. È passata dall’essere cristiana a musulmana.
– Proprio di fronte trovate La Moschea Blu, una delle più importanti ma è quella che ha più lavori in corso e che non permettono di vedere a pieno la bellezza di questa moschea: suggerisco infatti, se trovate molta fila e avete poco tempo, di saltare la visita perché ahimè, le impalcature coprono molto.
Moschea di Solimano, una delle mie preferite perché offre una vista meravigliosa sul Corno d’Oro riuscendo a vedere anche la parte al di là del Bosforo. La Moschea è molto grande e una delle cose che colpisce di più è entrare dalla porta principale che si trova verso Sifahane Sk.
Fatih Mosque, anche questa molto grande e costruita su una collina
– nel quartiere di Ortakoy poi c’è un’altra moschea tra le mie preferite che è appunto la Moschea di Ortakoy, tutta sul rosa, restaurata in stile neo barocco e con delle vetrate grandissime che catturano tanta luce.
– nella parte asiatica di Istanbul è nota Camlica Mosque che si nota da lontano perché è costruita su una collina e le sue dimensioni sono enormi. Da lì ovviamente si vede tutta la città e deve essere magico nell’ora del tramonto. Forse è una delle moschee più difficili da raggiungere perché rimane fuori mano rispetto a tutte le altre. Ci si arriva con degli autobus, oppure più facilmente con il taxi ma mi raccomando contrattate.

Tra le altre cose da vedere a Istanbul ricordo che esiste il Museum Pass Istanbul, cioè una carta prepagata emanata dal ministero del turismo turco che consente l’accesso ad una serie di monumenti. Il pass ha una validità di 5 giorni ed il costo è 700 lire (circa 40 euro):

Palazzo Topkapi, un tempo residenza del sultano ottomano il cui costo singolo sarebbe di 100 TL pari a circa 11 euro. La sezione dell’Harem necessita di un biglietto aggiuntivo al costo di 72 TL;
Santa Irene, una delle prime chiese bizantine eretta dentro la cinta muraria del Palazzo Topkapi. Santa Irene è ora un Museo, per cui la singola entrata ha il costo di 80 TL (circa 5 euro).
Torre di Galata: torre in pietra di epoca medievale costruita dai genovesi e situata nel distretto di Galata e dalla sua cima si può ammirare Istanbul dall’alto e costa 35 lire turche (circa 2 euro), quindi percorrerete anche la via principale di Istanbul con tutti i negozi e vedrete passare anche il famoso tram rosso in mezzo alla folla.
Museo archeologico il cui prezzo sarebbe di 50 LT (circa 3 euro).
Museo dei mosaici, ovviamente dedicato al mosaico e si trova vicino alla Moschea Blu, costerebbe 24 LT (circa 1,50 euro).
Museo delle arti turche e islamiche, contiene circa 40.000 oggetti e si trova vicino all’ippodromo di Costantino. Anche qui il costo è di 50 LT.
Museo di Rumeli Hisar, è una bellissima fortezza medievale situata sul Bosforo, bella da vedere da fuori ma anche da dentro, costruito dagli ottomani in vista di un’attacco alla città bizantina di Costantinopoli. All’interno credo però non sia più possibile salire sui camminamenti e il costo è di 10 LT.
Museo di Adam Mickiewicz, casa-museo di un poeta polacco.
Galata Mevlevihane che contiene una sala dei dervisci rotanti e la residenzadei dervisci. Si mostrano abiti, turbanti e altri accessori dei mevlevi, strumenti musicali e reperti d’arte dell’ebru (tecnica di marmorizzazione della carta).

Al di fuori del Pass rimane:
La Basilica Cisterna per cui è necessario acquistare un biglietto che ha per gli stranieri il costo di 190 TL. Merita davvero una visita perché è un posto davvero suggestivo. È stata costruita dall’imperatore Costantino nel IV secolo e fu poi ampliata dall’imperatore Giustiniano  e serviva per fornire acqua al palazzo imperiale. Praticamente oggi questo serbatoio della Cisterna si presenta come un enorme sotterraneo in cui si trovano ben 336 colonne. La Cisterna non è compresa nel Museum Pass!

Rimane da vedere il cuore della città di Istanbul, cioè Piazza Taksim dalla quale parte la via più famosa, Istikal Caddesi super movimentata sia di giorno che di notte, è lung 3 km e arriva fino a Galata Tower.
Vi consiglio di fare anche un giro per il lungomare di Istanbul per ammirare le navi passare, i pescatori e godersi una vista rilassante (noi abbiamo visto anche i delfini!)
Tra i quartieri più trafficati c’è sicuramente Eminonü, dove si trova un porto importante per i traghetti, da qui partono anche diverse crociere sul Bosforo, ma anche i semplici traghetti che vanno da una parte all’altra della città.
Una caratteristica di Istanbul è sicuramente il Gran Bazaar, il mercato coperto più grande d’Europa, l’ingresso è gratuito ed è aperto dal lunedÌ al sabato dalle 10 del mattino alle 18 circa (poi dipende anche dal periodo): mi raccomando contrattate!
Un altro Bazaar famoso è quello delle spezie datato 1665. Il nome turco è “Mısır Çarşısı” ed è situato nel quartiere di Eminönü, nel distretto di Fatih.
Non andate via senza aver preso uno di quei gelati fatti dai gelatai matti che per fare un cono ci impiegano 5 minuti per fare dispetti ed esibizioni… e poi ti danno il cono!

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