AMERICA

FAR WEST 360

  • PERIODO: 26/12/19 – 06/01/20
  • TEMPERATURA: dai -17 gradi ai 23
  • VISTO DALL’ITALIA: SI, ESTA
  • FUSO ORARIO: – 9 ORE, – 8 ORE (in base allo Stato)
  • MONETA: USD, 1 euro = 1,12 $
  • AEROPORTI: LOS ANGELES, LAS VEGAS
  • TRASFERIMENTI: AUTO
  • TOUR OPERATOR: WEROAD

DAY 0: PARTENZA
DAY 1: LOS ANGELES
DAY 2: VALLEY OF FIRE – SAINT GEORGE
DAY 3: ZION NATIONAL PARK -KANAB
DAY 4: BRYCE CANYON NATIONAL PARK – PAGE
DAY 5: ANTELOPE CANYON – MONUMENT VALLEY – FLAGSTAFF
DAY 6: GRAN CANYON – LAS VEGAS
DAY 7: LAS VEGAS
DAY 8: DEATH VALLEY – RIDGECREST
DAY 9: LOS ANGELES
DAY 10: LOS ANGELES
DAY 11: LOS ANGELES
DAY 12: BACK HOME

SUGGERIMENTI

INCONTRO A LOS ANGELES

I PARCHI: ZION, BRYCE CANYON, ANTELOPE CANYON, MONUMENT VALLEY, GRAND CANYON

LAS VEGAS

DEATH VALLEY

LOS ANGELES

SUGGERIMENTI

È necessario l’ESTA che è possibile fare online compilando qualche foglio e riceverlo in pochi giorni (bisogna controllare lo stato di approvazione sul sito perché non arriva nessuna email di avviso); consiglio vivamente di comprare una scheda americana su Amazon ad un costo di 40$ circa perché in loco arrivano a costare anche 90$; state attenti agli Stati che attraversate con le auto perché alcuni richiedono la patente internazionale; se andate durante l’inverno non sono necessarie le catene a bordo per entrare nei parchi ma tenete d’occhio il meteo e la chiusura delle strade sui loro rispettivi siti; in qualunque periodo andiate, l’Antelope Canyon va prenotato con largo anticipo tramite i siti online (più di un mese per i periodi di alta stagione); state sempre attenti ai vari fusi orari tra uno stato e l’altro e calcolate sempre le distanze tra i posti da visitare; ricordatevi che in alcune zone non è ammesso l’alcool, né fumare le sigarette (cercate sempre zone apposite anche all’esterno).

Las Vegas

Il 25 dicembre ho festeggiato il Natale su un volo diretto da Roma a Los Angeles di 13 ore e mezzo (circa 850 euro con il ritorno) e quando sono arrivata lì, andando indietro di 9 ore, mi sono trovata a rifesteggiare il Natale, da sola.
Avevo un hotel vicino alla zona dell’aeroporto per questioni di comodità: ci sono diversi hotel fattibili su Booking, attenzione che tutti richiedono la carta di credito come cauzione!
Dopo essermi ripresa dalla stanchezza, il giorno dopo è arrivato il mio gruppo con il quale avevo il ritrovo al Courtyard by Marriott nel quartiere di El Segundo: vicino ci sono alcune delle maggiori catene di fast food, ma in generale non è una zona da “passeggiata”.
Il 27 dicembre tutti e sedici abbiamo preso un volo interno, direzione Las Vegas!!! Una volta arrivati ci siamo subito diretti al noleggio auto, questa volta Hertz non è stata molto efficiente perché non ci ha fatto trovare le macchine pronte e abbiamo dovuto aspettare troppo (il costo dell’auto varia dal numero dei giorni, alla categoria e dal luogo di ritiro e di consegna: provare a fare dei preventivi online).

Valley of Fire

VALLEY OF FIRE
Dopo aver preso i nostri suv ci siamo messi subito in marcia alla volta della Valley of Fire, Nevada: parco con le sue conformazioni rocciose e colori incredibili, già guidarvi attraverso è una grandissima emozione, poi ci sono vari punti in cui ci si può fermare, tutti segnalati sulla cartina che vi daranno all’entrata (costo per accedere 10$ a macchina). Attenzione il cellulare non prende!
Dopo aver visto un tramonto bellissimo abbiamo attraversato anche la Moapa Valley e ci siamo diretti a Saint George dove abbiamo cenato in un locale super carino, il Cliffside Restaurant, con vista sulle luci della città.

Dove abbiamo dormito.
Quella sera alloggiavamo all’Econo Lodge, tipico Motel americano assolutamente nella media e il giorno dopo saremmo partiti alla volta dello Zion National Park.

I PARCHI

ZION NATIONAL PARK
Arrivati all’ingresso del parco conviene pagare un’abbonamento annuale per l’ingresso a 3 parchi, lo Zion, il Bryce Canyon e il Grand Canyon ad un costo di 80$, altrimenti pagando le entrate singole si pagherebbe un po’ di più. Una volta entrati avete diverse opzioni:
– parcheggiare e fare i sentieri che partono dal visitor center;
– parcheggiare e spostarsi con le navette che portano ai sentieri più lontani e più belli;
– spostarsi con la propria auto (da fare magari fuori stagione altrimenti non si trovano i parcheggi).
Per andare verso Kanab abbiamo attraversato tutto il parco in auto e il luogo ci ha regalato davvero delle viste formidabili.

Dove abbiamo dormito.
Ci siamo fermati a Kanab, più precisamente al Best Western Hotel che è stato, secondo i miei gusti, il più bello in cui siamo stati.

Zion National Park

BRYCE CANYON
Ci siamo svegliati la mattina presto per correre da Kanab a vedere l’alba sul Bryce Canyon. Già durante il tragitto il paesaggio è cambiato totalmente ricoprendosi di neve. Il biglietto dell’entrata era quello acquistato precedentemente per lo Zion e dopo aver superato l’ingresso ci siamo diretti con le macchine al parcheggio del Sunrise Point: alle 7.45 del 29 dicembre con 17 gradi sotto lo zero la natura ci ha regalato un’alba indescrivibile e l’alzataccia e il freddo polare sono stati totalmente dimenticati dopo quel momento.
Dopo esserci fatti una bella colazione e bevuto una bevanda bollente ci siamo diretti su altri view point anche se purtroppo, per la troppa neve, abbiamo trovato chiusa gran parte della strada e non siamo potuti arrivare al Natural Bridge che volevo vedere assolutamente.

Bryce Canyon

Dove abbiamo dormito.
Quel giorno dopo aver visitato il Bryce Canyon ci siamo diretti verso Page dove avevamo l’hotel, ma prima di rientrare ci siamo fermati a vedere il tramonto all’Horseshoe Bend che si trova subito fuori dalla cittadina. È un monumento della natura che lascia tutti senza fiato per la sua imponenza e bellezza e non riesco a trovare parole per descrivervelo: sicuramente è uno degli spettacoli più belli dell’Arizona, che per me deve assolutamente essere un “must to do”. Si raggiunge tramite un percorso a piedi che parte da un parcheggio il cui costo è di 10 $ a macchina e si arriva dopo circa 10 minuri davanti a questa roccia rossa immensa che forma con il fiume Colorado un perfetto ferro di cavallo.
Per la cena consiglio vivamente il Gone West Family Restaurant che durante la cena offre musica country dal vivo facendoti calare perfettamente nell’atmosfera del west.

Horseshoe Band

ANTELOPE CANYON
L’Antelope Canyon va prenotato assolutamente con molto anticipo perché altrimenti si rischia quasi sempre di non entrare. Online ci sono vari siti che permettono di scegliere il giorno e l’ora ma soprattutto se fare l’Upper o il Lower: si entra a gruppetti, ognuno con una guida locale che da qualche spiegazione e lascia il tempo di fare qualche foto. Dicono che l’Upper sia più richiesto, infatti il prezzo di entrata è maggiore rispetto al Lower che secondo me è davvero meritevole: io ho appunto fatto il Lower in quanto l’altro, un mese prima della partenza, era già sold out.

Antelope Canyon

MONUMENT VALLEY
Dall’Antelope Canyon ci siamo messi in viaggio alla volta della Monument Valley. Durante lo spostamento inizia a cambiare il paesaggio e ci si ritrova in questa piana Navajo desertica con guglie rocciose testimoni di anni di erosione che sono diventate il classico simbolo del far west.
Nel periodo invernale non si paga l’entrata nel parco, altrimenti avrebbe un costo di 20$ a macchina. Una volta arrivati al Visitor Center potrete continuare con la vostra macchina tra le strade sterrate della Monument Valley: in estate invece, per i periodi con troppo turismo sarebbe bene organizzare delle partenze-escursioni con gli indiani navajo che vi portano in giro con le loro jeep 4×4. Infine so che con la bella stagione vengono organizzate delle escursioni a cavallo di qualche ora e che la zona lì intorno è piena di bancarelle: noi a dicembre purtroppo abbiamo trovato aperto solo il Visitor Center, ma ovviamente ne è valsa lo stesso la pena.
Ci siamo poi diretti, uscendo dal parco, verso il Forrest Gump Point che si trova a circa 15 minuti di auto da lì, da dove è possibile godersi il sole che al tramonto cade proprio dietro le rocce.

Dove abbiamo dormito.
Ci siamo fermati a Flagstaff mangiando al volo in una catena di fast food perché era tardi ed eravamo molto stanchi.

GRAND CANYON
Da Flagstaff ci siamo diretti al Grand Canyon che dista circa 1 ora e mezza. Attenzione: il Grand Canyon è diviso in due zone, il South Rim e il North Rim e durante l’inverno è aperto solo il primo.
Una volta arrivati al Visitor Center potrete scegliere se continuare con la macchina (solo fino dove è consentito), oppure parcheggiare e prendere le navette che ti porta ai migliori punti d’osservazione. Questi bus partono ogni 10 minuti e sono contrassegnati da vari colori: ogni bus porta in una zona del Canyon. Noi purtroppo per mancanza di tempo abbiamo fatto solo i punti panoramici più vicini, come il Mather Point e lo Yaki Point perché dovevamo assolutamente metterci in marcia verso Las Vegas, in quanto il 31 dicembre per il capodanno chiudono le strade della città dalle ore 17 e noi dovevamo affrontare 4 ore e mezzo di auto, più una sosta.
Consiglio di perderci una giornata intera in questo parco perché ogni scorcio offre una vista sensazionale e i punti panoramici più lontani distano anche 30-40 min di bus, inoltre è anche pieno di sentieri da trekking che potrete valutare: trovate tutto sulla cartina che vi lasciano all’entrata.
Il costo del parco è compreso negli 80$ che vi dicevo all’inizio.

LAS VEGAS

Una volta lasciato il Grand Canyon ci siamo diretti verso Las Vegas facendo una sosta a Seligman, cittadina sulla storica Route 66 che ha ispirato il cartone “Cars motori ruggenti”: troverete case colorate, strane macchine, “Route 66” scritto ovunque e negozietti di souvenir. Se volete proseguire sulla Route e volete un altro posto particolare vi suggerisco anche Kingman, con la celebre scritta sulla strada.

Dove abbiamo dormito: dopo 5 ore di viaggio siamo arrivati a Las Vegas di corsa, euforici per il capodanno, e alloggiavamo al Luxor Hotel e Casinò, che si trova all’inizio della via principale della città, la Strip. Il parcheggio dell’hotel costava 10$ al giorno e avevamo solo il pernottamento. All’interno di ogni hotel troverete delle città, con Casinò, negozi, ristoranti, statue, attrazioni e discoteche, e ovviamente, vi perderete! Attenzione alle distanze perché due hotel che sembrano apparentemente vicini, nascondono dei lunghi spostamenti sulle strade, sopra i ponti per attraversarle, e nelle lunghe camminate dentro gli hotel. Io inoltre consiglierei di non muovere più la macchina, tanto è impossibile trovare parcheggio, ma di spostarvi con i taxi o con Uber.


Il capodanno: alle 17 chiudono tutte le strade, aumentano le pattuglie della polizia per questioni di sicurezza e tutti si preparano per la serata. Per la cena si può scegliere di andare nei ristoranti più lussuosi con vista sulla città e godersi anche i fuochi d’artificio da lì, oppure si può tranquillamente cenare nei buffet dentro gli Hotel che non sono prenotabili e chiudono tra le 22 e le 22.30: il nostro buffet è costato 37$. Successivamente si riempiono i Casinò fino a mezz’ora prima dei festeggiamenti, poi tutta la gente si riversa nella Stip ad aspettare i fuochi d’artificio. Cosa si può fare dopo? Ovviamente si può ritornare nei Casinò, si può andare a bere qualcosa nei bar-locali dentro gli Hotel o andare a ballare nelle tante discoteche della città. Attenzione: alcune discoteche vogliono obbligatoriamente che vi mettiate in lista, potete trovare tutti gli eventi qui https://www.visitlasvegas.com/it-entertainment/ .

Il giorno seguente dopo esserci svegliati a mezzogiorno ci siamo goduti la città passeggiando sulla Strip, entrando nei vari negozi e visitando gli Hotel più famosi: il Bellagio, il Venetian e il Cesar Palace. D’obbligo la foto all’entrata di Las Vegas con la celebre scritta, ma attenzione alla fila lunghissima, noi ci siamo andati alle 7 di mattina del giorno dopo (perché eravamo in partenza) e siamo stati graziati.

Las Vegas

DEATH VALLEY

Prima di arrivare alla Death Valley: assicurarsi di avere il pieno alla macchina perché le stazioni di servizio sono quasi totalmente inesistenti e le poche che si incontrano hanno prezzi altissimi. La linea telefonica è totalmente assente quindi non andranno i navigatori: preparatevi prima l’itinerario e le strade da seguire.
L’entrata nella valle è gratuita e se vi fermate allo Zabriskie Point potrete trovare un cartellone con le varie strade e i vari punti di osservazione: fategli una foto e tenetela sul cellulare. Tra le varie zone della valle abbiamo scelto di andare al Badwater, un lago salato che si trova nel punto più basso del nord America, cioè a 282 sotto il livello del mare. Tornando indietro ci siamo fermati anche all’Artist Palette, sito di rocce sedimentarie tutte colorate che abbiamo raggiunto passando per la bellissima e suggestiva strada Artist’s Drive. Volevamo andare anche al Dante’s View che purtroppo abbiamo trovato chiuso: l’inverno è un po’ rischioso.

Badwater – Death Valley

Dove abbiamo dormito.
Quel giorno ci siamo fermati a Ridgecrest. Mi raccomando passate per Argus Range Wilderness, non commettete il nostro errore che abbiamo allungato la strada perchè non andavano i navigatori e abbiamo fatto 150 km in più passando per Bastorw. Comunque tutto dipende da dove volete andare e dove volete dormire: il nostro prossimo stop era Los Angeles!

LOS ANGELES

Hollywood Sign

Siamo tornati dove tutto è iniziato: Los Angeles. Ci siamo dedicati a visitare la città, andando sulla famosa scritta di Hollywood (si può vedere da sotto o fare un sentierino di circa un’ora che porta dietro la scritta), camminando sul famoso marciapiede della Walk of Fame, passeggiando per Redondo Beach e godendoci il tramonto su Los Angeles dal Griffith Observatory. Un giorno è stato interamente dedicato agli Universal Studios che hanno un costo di ben 98$ (il biglietto lo abbiamo acquistato online altrimenti in loco lo avremmo pagato sui 120$): i giochi sono davvero belli e divertenti anche se le lunghe file non ce li hanno fatti godere a pieno e soprattutto non siamo riusciti a farli tutti. L’ultimo giorno invece siamo stati a Beverly Hills la mattina, anche se non c’è nulla da vedere, è solo una strada con negozi di lusso e bellissime case che fanno solo invidia. Il pomeriggio invece siamo stati a Venice Beach e ci siamo rilassati sul lungo mare godendoci l’ultimo meraviglioso tramonto americano. Qui è possibile noleggiare bici, pattini, giocare a basket e andare con lo skateboard; è pieno di localini dove fare merenda e negozi per fare shopping ma non c’è nulla per bere qualcosa dato che non è ammesso l’alcol in quella zona per questioni di sicurezza.

Venice Beach

Dove abbiamo dormito.
Qui gli ultimi 3 giorni abbiamo affittato una super casa americana con cucina open space, 5 camere da letto, 3 bagni, un mega giardino con BBQ e vasca idromassaggio.

Dove abbiamo mangiato: avendo una casa del genere abbiamo cenato quasi sempre a casa, tranne una sera che siamo andati a North Italia a Santa Monica. I pasti li abbiamo fatti tutti in fast food per risparmiare tempo (e soldi).

Spostamenti: per spostarsi è utilissimo Uber dato che con la propria macchina si fa fatica a trovare parcheggio e i parking sono abbastanza costosi (in uno abbiamo speso 20$ ad auto anche se potevamo lasciarla tutto il giorno).

Tra il 6 e il 7 gennaio siamo tornati tutti a casa dopo questa fantastica avventura di 14 giorni.
Se volete prenotare questo viaggio lo trovare sul sito https://www.weroad.it/

UN RINGRAZIAMENTO VA A LORO, CHE SONO STATI LA MIA FAMIGLIA PER DUE SETTIMANE MAGNIFICHE, CON ME HANNO RISO E PIANTO, CI SIAMO SUPPORTATI E SOPPORTATI, CI SIAMO EMOZIONATI E SIAMO DIVENTATI UNA SQUADRA BELLISSIMA.

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