ITALIA,  MARCHE

CAGLI E DINTORNI: POSTI DA NON PERDERE

CAGLI E LE SUE BELLEZZE NATURALI

FRONTONE E CANTIANO

Piazza di Cagli

CAGLI E LE SUE BELLEZZE NATURALI

Vivo a CAGLI un paesino della provincia di Pesaro-Urbino di 9000 abitanti che d’estate si trasforma in un’oasi dove tutti vorrebbero venire, lontano dal caos e immerso nel verde.
Il centro storico è molto piccolo e veloce da visitare. Si può parcheggiare gratuitamente nei pressi della Stazione della Corriere o in qualche via fuori dal centro storico e andare a piedi, oppure avvicinarsi (parcheggiare anche in Piazza quando non c’è la zona pedonale) ovviamente a pagamento. Sicuramente bisognerà andare a visitare Piazza Matteotti con la sua fontana e il Comune. Subito dietro abbiamo l’antico Teatro delle Muse, inaugurato nel 1754 che è davvero una meraviglia: il biglietto è cumulativo con Il Torrione (intero 5 euro e ridotto 2,50), quest’ultimo fa parte di un imponente sistema di fortificazione progettato dall’architetto senese Francesco di Giorgio Martini su commissione del Duca Federico da Montefeltro nel 1400 ed inserito nella cinta muraria medievale. Ci sono anche dei palazzi storici molto antichi che meritano una visita, e questi sono: Palazzo Mochi-Zamperoli, Palazzo Tiranni-Castracane e Palazzo Rigi Luperti.

Vista su Cagli

Un evento tanto atteso dai cagliesi (e non solo) è il famoso palio storico Il Giuoco dell’Oca che vede protagonisti i quattro Quartieri storici della città:

  • S. Agostino (rosa e nero)
  • S. Andrea (giallo e azzurro)
  • S. Angelo (rosso e blu)
  • S. Francesco (rosso e verde)

Questi quartieri si sfidano al famoso gioco dell’oca per cui i giocatori tirano i dadi e avanzano sulle caselle (tutte fatte in versione gigante) fino a quando non si incontrano delle sfide che i quartieri devono affrontare, come ad esempio la corsa tra due fantini a cavallo, il tiro con la balestra, il tiro con l’arco, la sfida del ponte sospeso, il cordaro, il boscaiolo, i trampoli, la corsa e così via. La squadra del quartiere che arriva per primo all’ultima casella (senza dover tornare indietro) vince: Cagli così si copre di festeggiamenti per tutti e quattro i quartieri che si attrezzano facendo da mangiare, balli e sfilate in abiti medievali. Il paio viene giocato nell’arena di Sant’Emidio, costruita apposta per ospitare questo evento.
Il costo è di 15 euro ed è gratis fino ai 6 anni. Prevendite e info alla pagina Facebook dedicata https://www.facebook.com/paliostoricogiocodelloca/ .

Palio dell’oca – Cagli

Abbiamo anche dei posti naturali paradisiaci, al riparo dal caldo soffocante e dalla folla di persone, tranne l’estate che iniziano a riempirsi perché diventano sempre più conosciuti. Questi sono:

Monte Petrano (1100 m): ottimo per il campeggio, per le famiglie con i bambini piccoli e le lunghe passeggiate con il cane. Nel mese di maggio è possibile assistere alla fioritura dei narcisi, un fiore protetto, quindi bisogna prestare una certa attenzione. È presente un solo ristorante Il Grillo Parlante quindi bisogna prenotare con un po’ di anticipo (nella bella stagione).
D’estate si addice tanto anche per il kitesurfing.
È possibile raggiungere il monte anche a piedi partendo da Secchiano, il cui sentiero 74 è perfettamente fruibile e ben risistemato (segnalato ora con il nuovo numero 274) oppure da Cagli passando per I Cappuccini per poi proseguire per altri quasi 5 km. Link del sentiero https://www.pesarotrekking.it/monte-petrano/sentiero-70.html

Monte Catria (1700 m) e Monte Nerone (1500 m): di inverno attivi anche con dei piccoli impianti sciistici e rifugi dove si mangia divinamente, o si possono fare semplicemente dei trekking per i vari sentieri che si incontrano. Non tutte le escursioni partono da in cima, alcuni partono anche da valle per salire fin sulla vetta, anche se sono i più impegnativi. I paesi dai quali partono questi trekking più difficili sono Secchiano, Pianello, Cerreto, Piobbico, Apecchio per raggiungere il Monte Nerone, e Cantiano, Frontone, Acquaviva, Fonte Avellana per raggiungere il Monte Catria. Ovviamente sono raggiungibili anche in macchina. Qui il link per trovare alcuni sentieri che si possono fare sul Monte Catria http://www.cantianoturismo.it/territorio_sub_sentieri.php . Continuando la lettura trovate i miei 4 percorsi preferiti da fare con foto e relative spiegazioni.

Nella prima foto potrete notare Monte Catria visto da Monte Acuto in estate e arrivarci è molto semplice: basta arrivare con la macchina verso il rifugio Cotaline e poi proseguire a piedi sulla cima di Monte Acuto. Volendo si può raggiungere anche la cima di Monte Catria passando per la Sella del Catria e poi si arriva in cima fino alla croce del Catria. Oppure se si vuole raggiungere in macchina la croce del Catria si deve arrivare fino alla Sella del Catria per poi salire a piedi fino alla vetta. La parte di Monte Nerone che invece vedete in foto è la parte “finale” del sentiero di Balza Forata che parte dal Santuario di Santa Maria in Val d’Abisso. Dura circa due ore ed è tutto in salita… superati i resti dell’antico Mulinaccio di fianco ad una cascata il sentiero diventa poco chiaro ma intuibile. L’ultimo tratto tra le rocce è un po’ scivoloso quindi bisogna avere delle buone scarpe da trekking e stare attenti.
Nella foto numero 3 invece trovate dei fossili che ho trovato sul Sentiero delle Ammoniti (che poi ho lasciato lì) che sale verso Monte Petrano con il sentiero 74. L’attacco del percorso si trova sulla provinciale che conduce da Cagli a Pianello, poche centinaia di metri dopo aver oltrepassato Secchiano, dove si trova un cartello sulla sinistra che indica il sentiero con lo stretto accesso alla passerella metallica che permette di superare il fiume Bosso.
Nella foto numero 4 si nota una delle cascatelle che si trovano lungo il percorso di Fosse del Presale a Monte Nerone. Questo sentiero parte dal cimitero di Rocca Leonella e giunge ad un piccolo spiazzo antistante un ponticello. Da questo esatto punto partono le discese di canyoning per cui potete contattare canyoning Marche. Se continuate vi troverete in mezzo alla forra si intende cioè una gola con pareti molto alte in mezzo alle quali ci scorre l’acqua. Proseguendo a destra arriverete ad una cascata molto carina, andando a sinistra invece c’è un percorso ad anello che però non ho percorso ma so che si deve proseguire facendo poi attenzione al bivio perché dovrete lasciare il sentiero n. 13 prendendo il sentiero n. 14. e continuare a scendere. Potrete ammirare la Grotta del Borghetto e poi tornare verso la strada. Vi prego di fare attenzione a quando passate lungo il fiumiciattolo perché ci sono delle salamandrine dagli occhiali e si possono pestare facilmente.

Fiume Bosso e Burano: regalano dei posti per fare il bagno da fare invidia a tutti, sia verso Secchiano che verso Cantiano e si riconoscono per le numerose macchine ferme lungo la strada o nelle piazzole di sosta. Tra i famosi nomi che si possono sentire abbiamo “I banchi”, subito sotto Cagli; “I Tre Pozzi” subito fuori Cagli sulla strada per Secchiano dove una volta c’era appunto un albergo chiamato così; “I cavalli” a metà strada tra Cagli e Secchiano che offre anche un meraviglioso Canyon; “La gorga del letto” invece subito dopo Secchiano; “Le caldare” adesso ribattezzate dai pesaresi come “Le cascatelle” si trovano invece per andare verso Cantiano uscendo per la località di Ponte Alto nei pressi di una cava.

Gola del Furlo: montagna spaccata a metà dal fiume Candigliano (affluente del Metauro) con dei panorami mozzafiato, si possono fare delle escursioni e delle lunghe camminate fin sulla “Testa del Duce” e oltre o arrivarci anche con la macchina per proseguire l’ultimo pezzo a piedi, ma è praticabile solo se si ha una macchina molto alta. Si possono seguire i sentieri che si incontrano per la strada del Monta Pietralata, o si possono prendere i sentieri che partono dalla diga del fiume. Dalla diga del Furlo c’è proprio un sentiero che porta fino alla Terrazza del Furlo che dura circa un’ora e trenta in salita ma ne vale la pena. Se non volete faticare troppo o se non avete mai visto la Gola da vicino vi consiglio di camminare semplicemente lungo il fiume, appunto all’interno della gola, e fermarsi a mangiare una piadina speciale lungo i chioschi che si incontrano (Abbazia di San Vincenzo è d’obbligo). Lungo la strada si possono anche trovare delle zone per fare campeggio, sia con le tende che con i caravan.
A poca distanza Le Marmitte dei Giganti, poco prima di Fossombrone in località San Lazzaro, si possono comodamente osservare da un ponte oppure si scende tramite un sentierino dopo una casa, la cui via è appunto via Marmitte dei Giganti

Arco di Fondarca: si trova a Pieia, alle pendici del Monte Nerone a 800 metri di quota. Dal centro di questo paesino parte un facile sentiero di circa 25 minuti che porta ad un arco naturale bellissimo che una volta era una vasta grotta di cui è crollato il soffitto lasciando appunto questo arco: se si prosegue leggermente è possibile anche arrivarci sopra e godere di un ottimo panorama.

Bosco di Tecchie: un’area protetta molto vasta con otto sentieri: il “sentiero Cà Tecchie”, il “sentiero del Serrone”, il “sentiero del Cerro”, il “sentiero delle Cascatelle”, il “sentiero PIan Dingola-Fosso Pian Dingola”, Il “sentiero del Faggio”, il “sentiero Cà Tecchie-Fosso dei Cerreti”, Il “sentiero delle Serre” ben segnalati ma attenzione perché non c’è linea telefonica. È una meraviglia d’autunno quando la faggetta si riempie di colori pazzeschi: lo consiglio infatti per il foliage. Al giorno d’oggi poche sono le aree boschive rimaste realmente intatte e Tecchie è una di queste. È possibile trovare diverse specie di orchidee e quasi ogni sentiero supera dei torrenti e fossi: qui è possibile incontrare la rara salamandrina dagli occhiali (Salamandrina Terdigitata) e la caratteristica salamandra pezzata. Il bosco di Tecchie è famoso e frequentato soprattutto anche per le numerose specie di funghi che vi crescono, come i porcini.

osteria La Braceria

DOVE MANGIARE?
Ristorante Da Martinelli ad Acquapartita per la miglior carne e pasta fatta in casa;
La Gioconda a Cagli che si è presa anche la vittoria nel programma “Quattro ristoranti” di Alessandro Borghese.
Meritevoli anche “Il Poggio” dove fanno la miglior carbonara della zona, “Il ristoro del passante” nella bellissima zona dei Tre Pozzi e a Osteria La Braceria ad Acqualagna, capitale del tartufo famosa cittadina che ospita la Fiera del Tartufo nei weekend tra ottobre e novembre.

ATTIVITÀ CHE SI POSSONO SVOLGERE OLTRE IL TREKKING

Oltre le meravigliose camminate ci si può anche arrampicare nelle varie falesie, mountain-bike, e-bike oppure fare un giro in canoa (La Macina) al Furlo (o al Lago di Mercatale) o alle Marmitte dei Giganti, oppure divertirsi al Parco Avventura sempre al Furlo adatto sia a grandi che a piccini.

FRONTONE E CANTIANO

FRONTONE

È un piccolissimo paesino arroccato su una collina con la sua Rocca, offre una vista su gran parte delle Marche. È un paesino molto fresco ma senza particolari negozi o attrazioni: è magica l’atmosfera e l’aria che si respira tra le pietre delle case e la natura circostante. Per me il punto forte di questo paesino sono i ristoranti davvero ottimi. Il castello è ben tenuto e all’interno presenta reperti archeologici e medievali. Organizzano visite guidate il cui biglietto d’ingresso ha un costo contenuto (4 euro intero e 3 euro ridotto).
Il borgo è visitabile velocemente quindi può essere unito alla visita di Cagli o a qualcosa di naturalistico nei dintorni. Ad esempio in fondo al paese trovate la strada per andare alla funivia del Monte Catria
DOVE MANGIARE? Suggerisco La Taverna della Rocca, con pasta fatta in casa e carne alla brace cotta sul camino davanti ai vostri occhi;

Frontone

CANTIANO

Questo è un piccolo paesino medievale di circa 2000 abitanti che sorgo proprio sotto il Monte Catria Se si ha voglia di evadere dal casino delle città fare un itinerario tra Cagli, Frontone e Cantiano è la cosa più adatta. Se passate per questo paesino potete parcheggiare alla Piazza del Mercato e fare un giro in Piazza Luceoli di fianco alla Chiesa di San Nicolò. Altrimenti si può parcheggiare vicino alle scuole in via Leonardo Da Vinci e poi raggiungere il centro tramite un ponticello che passa un piccolo torrente e offre uno scorcio molto carino del pease.
Dato che ci siete completate la camminata fino ad arrivare alla Rocca Sant’Ubaldo sul colle di Cantiano che diventa anche scenario del famoso evento “La Turba”, sacra rappresentazione del Venerdì Santo, la giornata più attesa nella vita dei cantianesi dove si dedicano completamente ai loro personaggi, costumi e dialoghi http://www.cantianoturismo.it/eventi_sub_turba.php .
Un altro evento attesissimo è la Fiera del Cavallo perché questo animale occupa un posto molto importante nella storia e nella cultura. Più precisamente si parla di “Cavallo del Catria”, una razza dalle origini antiche il cui nome derivante proprio dal Monte Catria. Questo evento si svolge ad Ottobre al centro ippico La Badia di Chiaserna e su tutto il territorio intorno. Troverete spettacoli, bancarelle, gare, cortei e monte storiche e soprattutto le tipicità gastronomiche come il famoso pane di Chiaserna, la polenta, le visciole di Cantiano, la birra e il tartufo. Costo di entrata 3 euro, gratis sotto i 12 anni.
E a proposito di birra, proprio lì vicino trovate il Birrificio del Catria che merita assolutamente una visita.

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