ASIA,  TURCHIA

TURCHIA IN 6 GIORNI: ISTANBUL, KONYA E CAPPADOCIA A NOVEMBRE

  • PERIODO: 1-6 novembre 2018
  • TEMPERATURA: dai 10 gradi la sera ai 20 di giorno
  • MONETA: lira turca, 1 TRY = 0,16€
  • VISTO DALL’ITALIA: no
  • AEROPORTI: Istanbul Ataturk, Konya, Kayseri Erikilet, Nevsehir
  • VOLO: prenotazione effettuata con Turkish Airlines
  • PERNOTTAMENTI: prenotazione tramite Booking
  • COSTO DEL VIAGGIO: circa 580€ (voli + pasti e una notte in Cappadocia, esclusa la guida privata e il soggiorno a Istanbul in quanto ospite)

SUPER CONSIGLI: portare sempre una sciarpa con voi per coprirvi il capo nelle moschee; non sono necessarie le scarpe da trekking per la Cappadocia; da provare assolutamente i dolci turchi, il the e il caffè (se riuscite fatevi leggere il futuro con i fondi del caffè); non è necessario fare il giro in mongolfiera (150-200€), è uno spettacolo anche da giù.

In pochissimi giorni ho deciso di prendere e partire per Istanbul, perché da tempo mi incuriosiva la città ponte tra l’Europa e l’Asia sullo stretto del Bosforo: così per il ponte delle Feste dei Santi e dei Morti a Novembre ho deciso di andare. Ho preso il volo diretto da Roma Fiumicino Istanbul con la Turkish Airlines a un costo di 350€ (altino a causa della festività e dei giorni che avevo a disposizione). Sono arrivata il primo novembre all’ora di pranzo circa. L’aeroporto è un po’ distante dal centro della città, circa 20 km, e sono vari i modi per spostarsi: io ho optato per il taxi, mentre per il ritorno ho scelto la metropolitana perché durante le ore di punta in macchina si resta fermi per ore senza muoversi di un centimetro. Ho lasciato a casa le valigie (sono stata ospitata da un amico) e siamo andati subito a pranzo a Bomontiada, un posto lì vicino molto carino e allegro dove ho mangiato della carne buonissima. Finito il pranzo siamo andati a fare un giro in centro, cioè nel distretto di Beyoglu, e al momento del tramonto siamo saliti sulla terrazza del Marmara Pera a goderci lo spettacolo: un cielo arancione da lasciare senza fiato, il sole che calava dietro le moschee e le primi luci dei palazzi che iniziavano ad accendersi…

Rooftop – The Marmara Pera Hotel

Subito dopo abbiamo fatto l’ultima passeggiata della giornata arrivando a Galata Tower, torre di epoca medievale costruita dai Genovesi, e tra i negozietti ho iniziato a prendere i primi souvenir. Prima della cena non poteva mancare un buon tea caldo con una Shisha fruttosa. Poi ci siamo diretti al ristorante Eleos, un posto tutto bianco e azzurro con una bellissima vista su Istanbul dove abbiamo mangiato il pesce.

Il giorno seguente, dopo un’abbondante colazione dolce e salata al Karakoy Gulluoglu, ci siamo diretti allo Spice Bazaar, il “piccolo” bazar di spezie sommerso da una folla di persone, dove ti ritrovi circondato da profumi e colori meravigliosi.

Spice Bazaar

Usciti da lì ci siamo diretti verso la Basilica di Santa Sofia (entrata gratuita), la chiesa più importante del mondo bizantino voluta da Costantino , poi alla Basilica Cisterna sotterranea (20 LT, circa 1.10 euro) che forniva acqua al palazzo imperiale, oggi si presenta come una sorta di chiesa sommersa con un ottimo stato di conservazione; a seguire la Moschea Blu  (entrata gratuita) che purtroppo ho trovato semi-coperta dalle impalcature per i lavori di restauro e infine alla meravigliosa e imponente Moschea di Solimano (entrata gratuita). Prima di entrare in quest’ultima, abbiamo pranzato al vicino Ali Baba Kanaat Lokantasi, dove mi sono abbuffata di fagioli, zuppa di lenticchie, riso, verdura e yogurt. Con la pancia piena siamo entrati nella Moschea di Solimano: scalzi sull’infinito tappeto rosso, sovrastato da imponenti lampadari tutti colorati e ovviamente in silenzio: è una delle mie moschee preferite.

Santa Sofia
Moschea di Solimano

Uscendo lateralmente poi ci siamo ritrovati su un muraglione con una bellissima vista su Istanbul: era il momento della preghiera, con le voci dei muezzin che si diffondono per tutta la metropoli: vi consiglio vivamente di andare nella parte del giardino dove c’è questa terrazza.
Al tramonto abbiamo preso un traghetto per andare nella parte asiatica e abbiamo incontrato il sole che calava proprio in mezzo al mare, coi gabbiani e le navi in lontananza. Ci aspettava una lunga cena nel quartiere di Kadikoy, una zona ricca di locali dove bere e mangiare: quella sera (venerdì) non si passava, perché era affollata di giovani che aspettavano che venisse trasmessa una partita di calcio molto importante. 

La mattina dopo abbiamo girato per il Grand Bazaar di Istanbul, uno dei mercati coperti più grandi e antichi al mondo. Lì troverete sicuramente tutto ciò che state cercando: lampade, souvenir, borse e vestiti griffati, tappeti e tante altre cose. Avviso: preparate il portafoglio! Ma fortunatamente nella conversione lira turca–euro siamo molto fortunati e molto forti, però dovete contrattare!

Grand Bazaar

Dopo un pranzo veloce e buonissimo a base di kebab e pane turco (non mi ricordo dove e il nome del posto, sono umana e qualcosa ogni tanto mi sfugge), mi sono diretta alla Moschea di Molla Fenari dal bellissimo lampadario e col tappeto blu. Abbiamo trascorso il pomeriggio ad Ortakoy , un quartiere molto suggestivo, mangiando un waffle buonissimo pieno di frutta e nutella: lì è pieno di mercatini di dolci e i waffle sono all’ordine del giorno. È un posto molto carino, vicino al mare, con la Moschea di Mecidiye e proprio sul bordo dell’acqua. Poco distante da lì abbiamo preso una barca poco prima del tramonto, che poco dopo ci ha regalato un cielo bellissimo durante la nostra attraversata sul Bosforo, e siamo arrivati al Suna’nin Yeri, un ristorante di pesce nella parte asiatica di Istanbul. 

Tramonto sul mare

La mattina dopo siamo partiti alla volta di Konya, quindi siamo tornati all’aeroporto di Istanbul e ci siamo fatti un’oretta di volo. Konya si trova in Anatolia, non è una città grandissima ma mi ha regalato comunque tante emozioni: la giornata è iniziata con la colazione più buona della mia vita, una tavola piena di piatti turchi, poco fuori da Konya, in un locale chiamato Tashan Cafè circondato dalla pace assoluta. Tornando in città abbiamo visitato il Mausoleo di Mevlana (fondatore dell’ordine dei dervisci rotanti. Consiglio: prima di partire per la Turchia leggete qualcosa su Mevlana e i dervisci!), la Moschea di Selimiye (dalla classica architettura ottomana) e ho visto l’emozionante spettacolo dei Dervisci rotanti, un’esperienza visiva assolutamente meravigliosa del sufismo, che dura circa un’ora. Se volete assistere alla vera cerimonia dovrete caricarvi di pazienza e di molto interesse in quanto dura circa 3 ore ed è piena di canti e preghiere. 

Dervisci

La sera ho iniziato a pensare alla poca distanza con la Cappadocia… così in pochi minuti abbiamo organizzato una toccata e fuga nella terra delle fate con un signore gentilissimo che ci ha portato con la macchina e ci ha fatto da guida, facendoci vedere le cose più belle e caratteristiche in 36 ore. Così la mattina presto siamo partiti. Dopo 3 ore di macchina sono scesa e mi sono ritrovata in un mondo incantato: ero di fronte alla città Nevsehir, circondata da altissime rocce a forma di camini.

Nevsehir

Abbiamo fatto dei giretti con la macchina fermandoci nei posti che più ci ispiravano, come a Uchisar, all’interno del Goreme National Park pieno di pinnacoli conici rocciosi e sentieri, fino ad arrivare ad Avanos, una piccola cittadina conosciuta per la produzione di manufatti in ceramica e in terracotta. Lì, all’interno di una delle tante botteghe che ci sono, ci siamo fermati al The Hair Museum of Avanos: mi sono messa all’opera e ho cercato di fare una sorta di vaso di creta che alla fine, gira che ti rigira, ho rotto a metà! Mia madre dice sempre che rompo tutto quel che tocco perché troppo agitata…. 

Dopo aver pranzato all’aperto sotto il sole caldo allo Zelve Restaurant, ci siamo messi in viaggio alla volta di Goreme e del nostro splendido Koza Cave Hotel, scelto tramite Instagram dalle foto di famosi travel bloggers (pernottamento e colazione circa 100€). Abbiamo visto un tramonto bellissimo sulla città da una collinetta lì vicino, chiamata appunto Sunset Point, facilmente raggiungibile a piedi. Il freddo ha iniziato a farsi sentire: in Cappadocia l’escursione termica è maggiore, così ci siamo infilati dentro un ristorante con un bel camino acceso per cenare.

Sunset Point

 La mattina dopo ci aspettava una delle cose che desideravo da tanto: vedere all’alba lo spettacolo delle mongolfiere librarsi in volo sopra Goreme. Mi sono svegliata alle 6 della mattina, quando ancora era buio, mi sono vestita con abiti pesanti, ho rubato il piumone dal letto e sono salita sul particolare terrazzo del Koza Cave Hotel, mi sono seduta sui cuscini e ho aspettato. In mezz’ora si sono levate in cielo un centinaio di mongolfiere colorate, mentre il sole sorgeva e creava sfumature di mille colori. Erano zero gradi, avevo le mani congelate, ma quello spettacolo doveva essere assolutamente fotografato e ripreso… C’è la possibilità di fare anche il giro in mongolfiera al costo di 150-200 € a persona, ma avendo solo una notte a disposizione ho preferito godermi lo spettacolo dal basso: tanto sono sicura che in Cappadocia tornerò almeno un’altra volta nella vita. Alle 8.30 del mattino era già tutto finito. Ormai mi aspettava l’abbondante colazione e il volo di ritorno alle ore 12 circa che mi avrebbe riportata a Istanbul, e poi a Roma per la sera.

Cappadocia ore 06.30
Koza Cave Hotel

Per concludere: Istanbul è bellissima, piena di cose da vedere, si mangia bene, è affollata di persone di tutte le etnie ed è avvolta da un velo di magia durante le ore di preghiera. L’euro è molto forte quindi potete fare tanto shopping e spendere poco! Lo stesso ovviamente vale per il cibo! Ho speso di media dai 10€ fino ad un massimo di 20€ per pasto, e mi sono trattata bene! E poi c’è la Cappadocia che sembra essere un piccolo mondo a parte, finto, messo lì, per farci credere che la magia esiste veramente.

4 commenti

  • Elena

    Ciao Sara!!! Complimenti per il tuo blog è bellissimo e soprattutto molto utile per chi ama viaggiare come me!!! La Turchia insieme alla Cappadocia è una meta per me speciale e non vedo l’ora di andarci!!! Grazie per i tuoi preziosissimi consigli ?

  • federica

    ciao Sara bellissimo questo articolo mi hai messo una carica e la voglia di partire!!! ma mi restano alcuni dubbi, il cambio della moneta lo hai effettuato li? E poi io che sicuramente non avrò la fortuna per i passaggi in auto, come stanno messe le tariffe per i taxi o auto da prendere in noleggio? suggerimenti per i vari spostamenti in turchia? grazie

    • Sara Bucefalo

      Ciao Federica, sono veramente felice che ti sia piaciuto. La moneta la cambi li appena arrivi in aeroporto o in exchange in giro per la città. Purtroppo non sono aggiornata sui prezzi del noleggio auto in Turchia ma non credo costi esageratamente. I taxi hanno dei prezzi abbastanza giusti, ma credimi che Istanbul è trafficatissima e rischi di stare su un taxi per troppo tempo!! Ci sono anche autisti che ti possono accompagnare loro nel tuo tour e non devi pensare a guidare: dici dove vuoi andare e ti ci portano, e credimi che molte persone fanno così, l’ho visto in Turchia,in Giordania e adesso in Marocco.
      a presto
      Sara

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